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    URL SEO Friendly

    Quando si parla di ottimizzazione dei contenuti non si può certo sorvolare sulla creazione di un URL SEO Friendly, ovvero di un URL ottimizzato tanto per i motori di ricerca quanto per l’esperienza utente.

    Una URL (Uniform Resource Locator) strutturata in maniera corretta aiuta sia nel posizionamento organico sia nell’incremento del CTR (click through rate).

    Di seguito vedremo alcune tecniche per la creazione di un URL SEO Friendly che aiutano a posizionare al meglio i contenuti.


    1 – URL SEO Friendly brevi e semplici

    Una URL breve è generalmente preferibile rispetto ad una di maggiore lunghezza. Creare un URL inferiore ai 50-60 caratteri è già più che sufficiente per ottimizzare il proprio contenuto.

    Questo suggerimento è utile non tanto nell’ottica di creare un contenuto piacevole agli occhi del motore di ricerca, sia esso Google o Bing, quanto per migliorare l’esperienza utente e l’usabilità. Google è tranquillamente in grado di processare un URL lungo, ma un utente troverà molto più semplice copiare ed incollare, condividere sui social ed embeddare (incorporare) un URL corto piuttosto che uno lungo.


    2 – Inserire le keywords negli URL è cosa buona e giusta

    Nonostante le grandi discussioni al riguardo, utilizzare le keyword all’interno delle proprie URL è ancora un’ottima pratica per ottenere un migliore posizionamento, per molte ragioni diverse.

    L’inserimento della keyword all’interno di un URL è un primo richiamo alle informazioni contenute nel link che si andrà ad aprire. Questo è molto utile quando un utente si trova ad avere a che fare con link nei social network, nelle mail o semplicemente nelle anchor text delle pagine. In questo modo l’utente ha la possibilità di valutare meglio se aprire il link oppure discriminarne preliminarmente il contenuto.

    Un ottimo modo, quindi, per aumentare il CTR.

    In seconda istanza quando un URL viene copiato e incollato senza che questo possieda un anchor text, quello che succede è che l’intero link viene utilizzato come anchor.

    La terza ragione è quella più evidente e banale e, nel contempo, probabilmente quella di maggiore importanza, ovvero il fatto che le keyword inserite appaiono evidenziate nei risultati di ricerca. Questo è uno dei fattori che più induce un utente a scegliere un determinato risultato nelle SERP a discapito di altri.


    3 – Meglio utilizzare un singolo dominio

    Per scrivere URL SEO Friendly, il consiglio è quello di cercare di utilizzare un singolo dominio e di deprecare l’utilizzo di sotto-domini (o domini di terzo livello)


    4 – URL semanticamente corretti e leggibili dagli utenti

    Più l’URL questo è facilmente leggibile e comprensibile all’utente, più piacerà anche ai motori di ricerca.

    Nella formattazione delle URL si devono evitare querystring complesse e articolate come:

    pagina.phpid=612&lang=en&templ=gold&sblablu=34657EGDD

    Accessibilità ed esperienza utente sono gli elementi da tenere maggiormente in considerazione per la creazione di URL SEO Friendly.

    L’obiettivo è quello di far si che, tra i tanti risultati della SERP l’utente scelga il nostro. Perciò consigliamo di creare una URL chiara, semplice, leggibile, che aiuti il visitatore a comprendere sin da subito di cosa si parla all’interno della pagina cui il link fa riferimento.


    5 – Usare la canonicalizzazione per URL multipli aventi lo stesso contenuto

    Capita spesso, soprattutto in siti di grandi dimensioni, di incorrere in contenuti duplicati oppure in pagine raggiungibili da URL differenti. Questo può portare al verificarsi di due problematiche più o meno gravi:

    • la prima è quella di incorrere in penalizzazioni, in caso di numerosi contenuti duplicati
    • la seconda è invece quella della divisione di ranking signal, che può portare ad un drastico calo nel flusso di traffico di ricerca.

    La soluzione, quando ci si trova davanti ad una pagina A avente un determinato potenziale di posizionamento e al suo duplicato B, il quale ha un potenziale simile, è quello di rendere canonica la prima pagina A, così da aumentare le possibilità che quest’ultima pagina ottenga un posizionamento migliore e più visualizzazioni.

    In sintesi, quando ci si trova davanti ad un contenuto duplicato, si può procedere in due modi diversi:

    • Effettuare un redirect 301
    • Utilizzare il rel=canonical

    Redirect 301

    Consigliamo di effettuare un redirect 301 in caso non esista alcuna ragione per mantenere il contenuto doppio. Questo reindirizzamento è necessario per comunicare a Google che un contenuto è stato definitivamente spostato e, grazie ad esso, potrai conservare il PR di quella pagina.

    rel=canonical

    Suggeriamo di utilizzare il rel=canonical in caso si ritenga necessario mantenere due versioni differenti A e B che rimandino allo stesso contenuto.


    6 – Tenere distanti i parametri dinamici

    Il sesto punto di questi consigli per la creazione di un URL ottimizzato SEO prevede di creare url parlanti e semplici, i quali, per esserlo, non devono presentare i parametri dinamici.

    Non inserire parametri dinamici è sicuramente la prospettiva migliore ma può capitare di trovarsi ad avere a che fare con URL che li presentano.

    Se l’URL presenta più di due parametri la cosa migliore da fare è quella di impiegare un pò di tempo per riscriverlo in una versione statica e leggibile. Generalmente si consiglia di attuare questa operazione di rewriting quando si superano i due parametri.

    Ad oggi quasi tutti i CMS, come WordPress, offrono la possibilità di riscrivere l’URL in maniera semplice ed intuitiva. In caso contrario si possono utilizzare alcuni strumenti come il mod_rewrite oppure ISAPI_rewrite, che aiutano nella riscrittura degli URL in ottica di URL SEO Friendly.

    Ci sono principalmente due occasioni in cui capita di incorrere in URL che presentano parametri dinamici: la prima è nei profili social e nei link di condivisione di piattaforme di social sharing come Buffer, la seconda è in presenza di siti che utilizzano sistemi di tracciamento dei link per le affiliazioni.

    In linea generale questi non creano grossi problemi o disagi ma c’è il rischio che un utente incorra in link piuttosto lunghi e complessi, che lo indispongono. Qui spetta al buon senso la valutazione per capire se non intervenire oppure mettere mano ai link.


    7 – Comporre URL identiche ai titoli

    Questa è una delle tecniche più consigliate per la creazione di URL ottimizzati per i motori di ricerca e consiste nel far coincidere i titoli degli articoli con l’URL, in maniera più o meno identica. Nella maggior parte dei casi non sarà necessario che l’URL sia perfettamente identica al title, ma potrebbe, anzi dovrebbe, essere molto simile.

    Quello che è importante è che l’utente che si trova davanti al link sia in grado di comprendere subito di cosa si parla all’interno della pagina e che l’URL non tradisca le sue aspettative. Se infatti l’URL ha poco a che vedere con il contenuto della pagina, che l’utente uscirà nel giro di qualche secondo, così da peggiorare il bounce rate.


    8 – Come separare le parole negli URL SEO Friendly

    Originariamente hyphens(-) e underscores(_) erano codificati diversamente dai motori di ricerca e, quindi, veniva consigliato l’utilizzo dei trattini per separare le parole. Oggi, invece, sono interpretati in maniera uguale e non vi è quindi distinzione fra i due.

    Quello che sconsigliamo di fare è utilizzare “lo spazio” come separatore. Il suo utilizzo genera un parametro %20 all’interno della stringa che peggiora notevolmente l’esperienza dell’utente e la leggibilità dell’URL.


    9 – Altri suggerimenti per l’ottimizzazione degli URL

    • Utilizzare sempre caratteri minuscoli
    • Non utilizzare #
    • Non utilizzare la punteggiatura
    • Non utilizzare stop words

    Approfondimenti

    What Is A URL And Why Do They Matter For SEO?


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    Paola Rovati
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