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    Le piattaforme Social oggi offrono straordinarie opportunità di marketing e di business se usate correttamente perché consentono alle aziende non solo di entrare in contatto con il proprio target di riferimento ma di farlo indirizzando messaggi specifici a gruppi di utenti profilati in base a caratteristiche geografiche, demografiche e di interessi.

    Quindi basta aprire un profilo o una pagina su ciascun canale disponibile?

    Naturalmente no.

    Spesso le aziende fanno l’errore di aprire pagine sui canali social in base al trend del momento, spiando e seguendo le mosse dei propri competitor o perché la comunicazione con i Social si può fare anche con budget ridotti.

    In realtà, agendo in questo modo si ottiene esattamente l’effetto opposto, il budget anche se limitato viene disperso e senz’altro non si otterranno i risultati attesi.

    La verità è che non è importante essere presenti su tutti i canali ma su quelli che contano per la propria realtà!

    Infatti, non tutti i canali social sono adatti ad ogni tipologia di impresa e molto dipende anche dal settore in cui si opera.

    Non solo, questi fattori vanno incrociati con i propri obiettivi di business e di comunicazione e con l’audience che si vuole raggiungere.

    Alcune aziende ad esempio potrebbero scartare Facebook pensando che ormai è in declino (in realtà no, basti pensare che più di 1 persona su 3 nel mondo è iscritta a questo canale) oppure che Instagram si rivolge a un target “più giovane”.


    Cosa occorre per fare la scelta giusta?

    1. Eseguire un’analisi del contesto, dei competitor, della propria presenza online

    Il social media listening, ovvero l’ascolto e l’analisi dei flussi conversazionali sui social media fornisce un quadro immediato del contesto in cui opera un’azienda, i trend di mercato, il sentiment dei consumatori, le attività sviluppate dai competitor.

    Si tratta di un’attività estremamente importante sia in fase di definizione strategica ma anche nel caso in cui si voglia monitorare il brand, sapere cosa le persone dicono di te in tempo reale, così come trovare influencer da coinvolgere per accrescere la propria visibilità.


    2. Definire una strategia

    Questa fase richiede l’identificazione dei propri obiettivi, prima quelli legati al business – come ad esempio aumento delle vendite, penetrazione di un nuovo mercato, ecc. – che andranno tradotti in obiettivi di comunicazione – aumento della brand awareness, del traffico sul sito, delle conversioni, ecc.


    3. Misurare i risultati e ottimizzare

    I Social Media sono in costante trasformazione, evoluzione, crescita. Per ottenere risultati soddisfacenti, quindi, non è sufficiente definire la propria strategia e seguirla in maniera statica nel tempo.

    Essere sui social significa essere dinamici, monitorare i risultati delle proprie attività e rivedere la strategia per adeguarla alla situazione attuale.


    4. Affidarsi a un Professionista

    Tante aziende hanno la tentazione di gestire “in casa” in Social Media, tanto “cosa ci vuole?”.

    Affidarsi a un professionista può essere utile per varie ragioni: innanzitutto, evita di commettere errori, quindi consente di trarre vantaggio da tutte le opportunità che i canali social offrono e che non si limitano alla semplice pubblicazione di un post ogni tanto, che è solo la punta dell’iceberg di un lavoro che, se non ha solide basi, rischia di non portare ai risultati attesi.

    I professionisti sono poi tendenzialmente persone costantemente aggiornate sugli ultimi trend, con un’ampia esperienza anche in diversi settori e possono portare quindi nuove idee alla comunicazione del tuo brand.

    In conclusione, i Social Media rappresentano uno degli strumenti di comunicazione possibili che possono essere inseriti in una strategia di crescita online.

    Esattamente come gli altri, bisogna avere una conoscenza approfondita dei meccanismi, delle dinamiche e delle opportunità possibili per sfruttare il loro potenziale al massimo.

    Una fase di ascolto e di analisi preliminare – che spesso viene sottovalutata dalle aziende – è quindi indispensabile per conoscere su quali canali ha senso esserci e su quali no per raggiungere i propri obiettivi di marketing e di business.

    Se la fase iniziale di analisi, individuazione degli obiettivi e definizione della strategia – che potrà includere un mix di strumenti ciascuno dei quali interviene in un momento del processo di acquisto – è ben svolta, si potranno raggiungere risultati capaci di generare un ritorno sugli investimenti interessante. Provare per credere 😊


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