
Il carrello abbandonato è uno dei problemi più diffusi e costosi per chi gestisce un e-Commerce. Oltre il 70-80% degli utenti online non finalizza l’acquisto, lasciando i prodotti nel carrello senza completare l’ordine. Questo si traduce in miliardi di euro di vendite perse ogni anno, ma rappresenta anche un’importante occasione per capire cosa frena i clienti e come migliorare la customer experience.
In questo articolo analizziamo nel dettaglio cos’è il carrello abbandonato, quali sono le cause principali e quali strategie adottare per ridurre le perdite e aumentare le conversioni.
Cos’è il carrello abbandonato
Si parla di carrello abbandonato quando un utente aggiunge uno o più prodotti al carrello di un sito e-Commerce, ma lascia la pagina senza completare l’acquisto.
Le motivazioni sono varie:
- Costi nascosti (spese di spedizione o tasse scoperte solo al checkout).
- Checkout complicato o troppo lungo.
- Mancanza di fiducia nel sito o nei metodi di pagamento.
- Indecisione o semplice distrazione.
- Uso del carrello come wishlist temporanea.
Capire queste dinamiche è il primo passo per correggere le criticità e migliorare il tasso di conversione.
Carrello abbandonato o abbandono del checkout: la differenza
È importante distinguere tra due fenomeni simili ma diversi:
- Carrello abbandonato → l’utente inserisce prodotti nel carrello, ma non avvia il checkout. Segnale che la decisione d’acquisto non era ancora matura o che mancano informazioni chiare.
- Abbandono del checkout → l’utente inizia a inserire i dati di pagamento, ma si ferma prima della conferma. Qui i problemi sono legati a costi imprevisti, mancanza di opzioni di pagamento o form troppo complessi.
Capire in quale fase avviene l’interruzione permette di attuare strategie mirate.
Perché il carrello abbandonato è un problema
Ogni carrello abbandonato è una vendita mancata, ma l’impatto va oltre la perdita immediata di fatturato:
- riduce il ROI delle campagne pubblicitarie, perché gli utenti attratti sul sito non completano l’ordine;
- complica la gestione dello stock e della logistica, con il rischio di sovrastimare o sottostimare la domanda;
- abbassa la redditività complessiva dell’e-commerce.
Secondo il Baymard Institute, i carrelli abbandonati valgono globalmente oltre 4.000 miliardi di dollari l’anno. Recuperarne anche solo una parte può fare la differenza.
Le principali cause dell’abbandono del carrello
Gli utenti lasciano il carrello per tre grandi categorie di motivi:
- Economici → costi di spedizione inattesi, tasse non dichiarate, mancanza di opzioni di reso.
- Tecnici → processi di checkout troppo lunghi, obbligo di registrazione, interfaccia non ottimizzata per mobile.
- Psicologici → procrastinazione, paura di fare la scelta sbagliata, indecisione davanti a troppe opzioni.
Come ridurre l’abbandono del carrello: strategie pratiche
1. Ottimizzare il checkout
- Ridurre i passaggi necessari.
- Offrire il guest checkout (acquisto senza registrazione).
- Abilitare autocompletamento dati e progress bar.
- Rendere l’interfaccia mobile-friendly.
2. Essere trasparenti sui costi
- Mostrare spese di spedizione e tasse fin da subito.
- Offrire spedizione gratuita oltre una certa soglia.
- Comunicare chiaramente politiche di reso e garanzia.
3. Offrire metodi di pagamento flessibili
- Integrare Apple Pay, Google Pay, PayPal.
- Proporre soluzioni di pagamento rateale (Klarna, Scalapay).
- Mostrare certificazioni di sicurezza (SSL, circuiti di pagamento).
4. Recuperare i carrelli abbandonati
- Email di recupero → inviate entro un’ora, hanno un tasso di conversione fino al 40%.
- Remarketing su Google e Facebook → annunci dinamici che mostrano i prodotti lasciati.
- Notifiche push → reminder rapidi e personalizzati.
Carrello abbandonato: FAQ
- Qual è un tasso medio di abbandono “normale”? Tra il 65% e l’80%, a seconda del settore.
- Perché è più alto da mobile? Checkout complessi, schermi piccoli e navigazione meno intuitiva.
- Vale la pena recuperare i carrelli? Sì: le strategie di recupero aumentano conversioni e fatturato.
- Il “trucco del carrello” per ottenere sconti funziona? Sempre meno: molti e-Commerce non offrono più sconti automatici.
Conclusione
Il carrello abbandonato non è solo una perdita economica, ma anche un’opportunità per capire meglio i clienti. Investire in ottimizzazione del checkout, trasparenza, metodi di pagamento e strategie di remarketing permette di ridurre drasticamente il fenomeno e trasformare più visitatori in clienti paganti.
Ogni punto di frizione eliminato è un passo verso un e-Commerce più efficiente, redditizio e competitivo.
Fonte
Carrello abbandonato: cos’è, perché accade e come evitarlo